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I gres Marazzi per pavimenti sopraelevati

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I gres Marazzi per pavimenti sopraelevati - 1

Flessibilità progettuale e rapidità di installazione, i vantaggi dei pavimenti sospesi 

Il pavimento sopraelevato è un sistema di elementi modulari per la realizzazione di pavimentazioni interne ed esterne di edifici. Si tratta di una tecnologia di grande efficacia perché permette di creare, sotto la superficie di calpestio, un volume tecnico continuo in cui alloggiare tutta l’impiantistica: elettrica, idraulica, telefonia e trasmissione dati, climatizzazione e sicurezza.

Questo è possibile grazie all’utilizzo di un sistema costruttivo leggero posato interamente a secco composto da una struttura portante, un’ anima e un  rivestimento superiore.

Il rivestimento superiore è il materiale che viene applicato alla faccia superiore dell’anima e che ne definisce l’aspetto estetico. La divisione di Marazzi è in grado di fornire a questo scopo qualsiasi materiale, dai più classici ai più innovativi: gres porcellanato, materiali resilienti (gomma, linoleum, PVC), laminati plastici, materiali lapidei e legno naturale.

In particolare, il gres porcellanato è il materiale più indicato per la finitura superficiale. Grazie alla particolare resistenza e alle elevate caratteristiche tecniche, tutte le collezioni in gres Marazzi (20 mm inclusi) sono perfettamente adeguate all’utilizzo anche in ambienti ad elevato traffico, oltre che nelle pavimentazioni esterne. Inoltre, il gres rappresenta un importante valore aggiunto dal punto di vista estetico offrendo la possibilità di personalizzare il progetto grazie ad un’ampia palette colori e diverse finiture come l’ effetto legno realizzato in collezioni come Treverkmust e Treverktrend, l’effetto marmo realizzato sulla ricercatissima Allmarble, l’effetto pietra delle ultimissime Mystone-Ardesia, Mystone-Bluestone e Mystone-Lavagna e l’effetto cotto-cemento di Powder, collezione vincitrice quest’anno del “Best of Finishes” conferito da Archiproducts.

Molteplici sono i vantaggi di questa tecnologia: rapidità di esecuzione sia in edifici nuovi che in interventi di recupero edilizio, flessibilità nella distribuzione e localizzazione degli impianti che restano sempre facilmente ispezionabili, costi contenuti in rapporto al ciclo di vita dell’edificio, flessibilità progettuale con possibilità di modifiche in tempi brevi a seconda delle esigenze o di una sopravvenuta modifica di destinazione d’uso e, per finire, integrabilità con altre finiture tecniche, quali pareti, mobili e controsoffitti.