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Intervista ad Ariberto Colombo
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Intervista all'architetto Ariberto Colombo
Ariberto Colombo, architetto.
Perché sceglie spesso la ceramica? E perché proprio la ceramica Marazzi?
Uso frequentemente la ceramica come elemento di rivestimento nei miei progetti perché considero questo il più democratico dei materiali, si presta ad ogni esigenza, ha caratteristiche fisiche e meccaniche importanti, è disponibile nelle più svariate soluzioni per decori, colori, formati e spessori.
Con i prodotti Marazzi, ho sempre assolto ai miei progetti rispettando la creatività, i vincoli, le esigenze di cantiere e i budget di commessa; altro aspetto molto positivo è il supporto tecnico-commerciale di cui dispongo in fase di progettazione.
Queste sono le motivazioni fondamentali della scelta di Marazzi.
Cosa significa per lei l'architettura oggi?
L'architettura, come la musica, la pittura, la letteratura e le altre arti, é il modo più tangibile e riconoscibile di interpretare nel tempo l'evoluzione dell'uomo, e di rispondere concretamente ai bisogni e alle necessità dello sviluppo sociale.
Descriverei sinteticamente il mio pensiero condividendo questi due aforismi di due illustri architetti:
- “ ogni grande architetto è necessariamente un grande poeta. Deve essere un grande interprete originale del suo tempo, dei giorni, della sua età.” Frank Lloyd Wright
- “ la nostra architettura riflette veramente come uno specchio” Louis Henry Sullivan
Se dovesse citare un masterpiece di architettura a livello mondiale spaziando tra tutte le varie epoche storiche, quale sarebbe il primo a venirle in mente e perché?
Pensando ai capolavori architettonici mondiali e dovendone individuare uno su tutti, citerei sicuramente le PIRAMIDI di GIZA, primordiale esempio di purezza e semplicità architettonica, elementare e razionale; se poi si analizzano tutte le caratteristiche contestualmente all'epoca storica e alle conoscenze del tempo..................CHAPEAU!
Oggi però, dall'elenco delle opere dei vari MAESTRI, storici e contemporanei, che nei vari angoli del mondo hanno sperimentato la loro Architettura, stralcerei Gio Ponti con il suo “PIRELLONE”.
La scelta é sicuramente per l'ammirazione professionale che ho dell'autore e per quanto quest'opera ha saputo esprimere e confermare nel tempo.
I tre concetti che secondo lei un buon architetto non dovrebbe mai dimenticare.
IL VALORE UMANO, L'UNICITA' e la QUALITA' del progetto.
Sono queste le tre parole chiave della “MISSION” del mio studio.