La Ceramica e il Progetto 2020: i progetti vincitori con Marazzi

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La Ceramica e il Progetto 2020: i progetti vincitori con Marazzi
La Ceramica e il Progetto: due progetti vincitori hanno usato il gres effetto pietra di Mystone Basalto e di Mystone Silverstone.

La pandemia non ferma la nona edizione del concorso La Ceramica e il Progetto, che premia quelle realizzazioni italiane capaci di mettere in risalto le potenzialità espressive del materiale ceramico. Il concorso rappresenta anche uno strumento di ricerca e di analisi, non solo sulle innovazioni nel settore della ceramica, ma anche sulla sperimentazione progettuale a riguardo.

Nella categoria Residenziale è risultato vincitore lo spazio esterno LSG a Caserta. Di pertinenza privata e all'interno di un condominio ordinario, il giardino ritrova, grazie all'estro creativo dell'architetto Giancarlo Covino, una funzionalità più organica e un'immagine di impatto. “Si tratta di un piccolo esercizio di composizione”, riferisce Covino: “il giardino è lo spazio-cerniera tra la casa e la strada privata, tra intimo ed estraneo, il cui accesso è consentito da una scala addossata al muro di cinta. Abbiamo rivestito l’aiuola fuori terra, adiacente allo stesso muro, con un pattern ceramico che alterna moduli e tonalità di Ceramiche Bardelli che conferiscono volume, profondità e originalità alla stereometria. Il rivestimento avvolge anche la scala. Inoltre, la pavimentazione in grès porcellanato effetto pietra della collezione Mystone Basalto di Marazzi (60x60cm, color Pomice) permette di godere del giardino e di accedere alla scala, rifinita con lo stesso materiale”. Si tratta di un progetto di grande sensibilità che mette in relazione la decorazione con la funzionalità. E di una composizione rigorosa, in cui l'uso del materiale ceramico non solo rende fruibile giardino, ma conferisce profondità e luce allo spazio verde.

Promenade Tiburtina dello studio FAD Fucine Architettura Design si aggiudica la Menzione speciale nella categoria Istituzionale. Il progetto riqualifica un'area esterna, inizialmente destinata a parcheggio, segnando con forza il passaggio urbano.
L'intervento si colloca all’interno di un'operazione che interessa tutta l’area esterna, di pertinenza di un grande complesso immobiliare a destinazione direzionale e privata. La porzione prospiciente l'ingresso al fabbricato diviene uno spazio complesso, contraddistinto da nuovi percorsi, aree di sosta e vegetazione. “La geometria dei percorsi”, spiegano gli architetti, “segue un andamento a zig-zag attraversato, nel suo centro, da un importante segno lineare: una promenade che ricongiungerà le future realizzazioni dell’area. Per rimarcare i segni geometrici sono stati inseriti lungo il percorso dei portali luminosi, che consentono l’utilizzo anche durante le ore serali. L’impatto visivo da via Tiburtina comunica modernità. Anche grazie all’utilizzo di pavimentazioni in cemento architettonico e in grès porcellanato effetto pietra [collezione Mystone Silverstone20, finitura Beige e formato custom 30×30 e 30x60cm, nello spessore carrabile da 20mm], abbinati all’acciaio corten dei portali luminosi”. L'intervento, con nuove aree di sosta e vegetazione, restituisce così un pezzo di città agli abitanti.