Verso un minimalismo tecnologico

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Verso un minimalismo tecnologico
Scopriamo con Carlo Martino e Luca Papini gli sviluppi inediti dello spazio bagno, tra minimalismo, tecnologia e materiali naturali.

La stanza da bagno è l’ambiente che più si è evoluto, non solo nella casa ma anche negli spazi pubblici e horeca. Con trasformazioni che hanno riguardato finiture e arredi, ma soprattutto il modo di intendere lo spazio. In quest’evoluzione, i materiali ceramici hanno trovato nuove forme e si prefigurano inediti sviluppi. Chiediamo a designer che da anni progettano l’ambiente bagno di raccontarci i prossimi scenari.

Carlo Martino – Studiomartino.5

La trasformazione più rilevante degli ultimi 30 anni sta nella ricerca di un maggior dialogo tra spazio e componenti tecniche e viceversa. In passato, la dotazione di sanitari, rubinetterie e accessori era indifferente alle caratteristiche dello spazio bagno.

Oggi, un quadro di esigenze nuovo, basato sul bisogno di più bagni nella stessa casa, sul comfort e la cura del corpo ha generato, a partire dagli anni Novanta, una domanda più articolata, che aziende più piccole e flessibili hanno saputo cogliere. In prospettiva, l’incremento della popolazione mondiale, la crescita esponenziale delle metropoli e gli addensamenti urbani che si sono già verificati in Oriente fanno immaginare che il bagno dalle dimensioni contenute sarà al centro della ricerca.

Con scelte molto oculate e senza sprechi: minimi spessori, grande resistenza dei materiali e delle finiture, polifunzionalità e trasformabilità delle componenti. Si lavorerà molto sull’integrazione delle componenti tecnologiche e sull’occultamento di tutto ciò che è superfluo. Le innovazioni tecnologiche scompariranno alla vista: soluzioni smart o “Internet Of Things” quali luci o rubinetti elettronici con comandi in remoto, dispositivi con sensori di prossimità e profili personalizzati di fruizione. Ma anche soffioni doccia mimetizzati nei controsoffitti, aree doccia integrate nei pavimenti, rubinetterie incassate fino agli estremi dei lavabi che nascono come protuberanze delle pareti.

In parallelo, si punterà sulla caratterizzazione di alcune componenti, attori principali della scena bagno: vasche da centro stanza, lavabi freestanding, rubinetterie da soffitto e termoarredi che si arricchiscono di funzioni ausiliarie. In questo scenario, il rivestimento gioca il ruolo di quinta teatrale con, forse nel futuro, superfici ‘termocromatiche’ ed effetti tridimensionali, sia reali che virtuali”.

Luca Papini

“Trovo che la ricerca sia andata verso materiali naturali e personalizzati, verso un protagonismo cromatico negli interni, sia nei sanitari che nei lavabi, introducendo la tecnologia delle luci e dei suoni e ideando carte da parati e rivestimenti in tono con gli arredi.

La ricerca stilistica si è orientata verso l’eleganza e il minimalismo; nell’arredo bagno siamo stati travolti dalla scoperta delle solid surface. Malgrado l’esigenza abitativa delle città abbia portato a un bagno di piccole dimensioni, nella scelta dell’arredo si ricercano mobili integrati multifunzione, lavabi e sanitari sospesi, un uso dei colori tenui e l’utilizzo di specchi e riflessioni per una maggiore profondità.

La tecnologia entrerà a far parte del bagno del futuro, con un occhio sempre più attento alla sostenibilità in termini di consumi. Ma sarà il target del fruitore a caratterizzare l’ambiente: le nuove generazioni, sempre più legate alla tecnologia, possono preferire un’ampia doccia con casse acustiche che riproducono la musica dello smartphone o specchi capaci di aggiornare sulle ultime news. In futuro vedremo sempre di più ambienti contigui e fluidi. Pertanto, anche nei rivestimenti, si cercheranno rese estetiche continue, con alte prestazioni tecniche e commistioni tra materiali. E con il grès porcellanato si possono raggiungere cromie molto lucide oppure opache, creando sfumature personalizzate e dando un’impronta unica”.