Villa Nesi - Ivrea TO

Non è facile per un architetto intervenire in un contesto come Ivrea, città-museo fortemente segnata dall’esperienza olivettiana dove il rapporto tra memoria e nostalgia, tra un passato autorevole e un presente alquanto incoerente, è una questione aperta. Alla richiesta di ampliare e ristrutturare una vecchia palazzina d’abitazione in una periferia anonima e disomogenea il gruppo Archisbang, collettivo torinese emergente che dichiara già nel nome la propensione per soluzioni iconiche e spiazzanti, affronta il tema in maniera decisamente ironica e provocatoria in opposizione al conformismo dell’edilizia corrente locale. Il percorso di accesso all’edificio, destinato a spazi commerciali al piano terreno e uffici e residenze ai livelli superiori, inizia con una striscia di pavimentazione di colore rosso vivo che corre tra l’erba del giardino e acquista improvvisamente spessore in verticale, diventando un “nastro cromatico” tridimensionale che accoglie il vano scala e si dilata fino ad avvolgere l’ultimo piano della palazzina. Una sorta di grande “occhio”, che funge da belvedere e accentua il contrasto tra il ritegno tipicamente piemontese dell’edificio esistente e il linguaggio immaginifico della nuova addizione, conclude l’intervento, solo apparentemente invasivo ma in realtà attentamente controllato nelle proporzioni, nella trama del rivestimento e nel taglio delle aperture. La pelle ventilata ad alta tecnologia di gres cristallizzato SistemA di Marazzi Tecnica, realizzata con elementi da 60x120 cm di colore Rosso, distingue il progetto anche dal punto di vista materico grazie alla finitura Lux che rende la superficie particolarmente brillante e attrattiva
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