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Superbonus, è iniziata la corsa alle ristrutturazioni

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Come includere le ceramiche nel superbonus 110% - 1

Intervista a Giovanni Danna

Dirigente di Confindustria Ceramica, dove si occupa principalmente dei temi legati alla normazione ambientale (codice ambientale, IPPC, Emissions Trading, ecc.), alla sostenibilità dei prodotti (LCA, Ecolabel, EPD, Criteri Ambientali Minimi), alla gestione dell’energia (quotazioni, interrompibilità, certificati bianchi, ecc.) ed all’efficienza energetica in edilizia. È responsabile operativo di Gas Intensive S.c. a r.l. e consigliere d’Amministrazione del Consorzio Ceramica Interrompibilità, di ICMQ S.p.A. ed è membro del Consiglio Direttivo di ICMQ Istituto, partecipa al Consiglio Direttivo di Federcostruzioni. Dal 2002 al 2019 ha ricoperto il ruolo di Direttore Tecnico per l’Associazione Nazionale degli Industriali dei Laterizi (oggi incorporata in Confindustria Ceramica). All’inizio del Duemila ha lavorato presso ISPRA – allora ANPA, Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – occupandosi di Ecolabel e EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) ed ancora prima (1994-2000) presso alcune società (FISIA Italimpianti e FENICE) del Gruppo Fiat, nell’ambito di ricerche finalizzate al recupero energetico da scarti industriali e di audit ambientale.

Interventi trainanti e trainati, modalità di sgravio e cessione del credito: la partenza è stata lenta ma il Superbonus promette di dare una forte spinta al mercato dell’edilizia. E i materiali, oltre alle tecnologie, la fanno da padrone. Ne abbiamo parlato con Giovanni Danna, esperto di normazione in Confindustria Ceramica.

Il Superbonus varrebbe 8.069 milioni di euro, dei quali 1.614 nel 2021 e 6.455 nel 2022. Queste le previsioni del rapporto del Cresme, realizzato in collaborazione con la Camera dei Deputati, pubblicato lo scorso mese di dicembre. Il Rapporto fa riferimento ad un patrimonio immobiliare pari a 6 milioni di edifici, che comprendono 19 milioni di abitazioni.

 

Questa partenza lenta è dipesa da una scarsa chiarezza inziale. E anche le tipologie di sgravio sono diverse…

Al momento sono accessibili contemporaneamente molte tipologie bonus; il primo ad essere stato varato molti anni fa è del 50% per le ristrutturazioni, poi l’ecobonus del 65%, il bonus facciate del 90/% e ora anche il Superbonus al 110%. Tutte azioni che con obiettivi diversi, dall’efficienza alla messa in sicurezza, continuano ad esistere e fanno riferimento a tipologie di lavoro differenti. Sono stati tutti rivitalizzati fortemente dal Superbonus poiché la cessione del credito e dello sconto in fattura valgono per tutte le tipologie di sgravio. Se facciamo una semplice ristrutturazione, sistemando bagno e cucina, per esempio, possiamo usufruire del bonus ristrutturazione al 50% accedendo alla cessione del credito. Il Bonus idrico è una novità della Legge di Bilancio dello scorso fine anno, che attende l’attuazione attraverso un decreto ministeriale in approvazione. Introduce una agevolazione di 1000 euro a contribuente per la sostituzione dei sanitari e della rubinetteria di bagni e cucine, che garantiscano il risparmio idrico. Questo è un bonus che non si somma agli altri e può agire singolarmente. Anche se non ristrutturiamo bagno e cucina, ma sostituiamo i sanitari e la rubinetteria o la doccia.

 

Immagino che con questa accelerazione dei lavori anche il mercato della ceramica e dei laterizi si attenda un “rimbalzo”

Gli interventi sugli involucri sono sostanziali per l’ottenimento del Superbonus e per riportare in efficienza gli edifici esistenti. Le azioni trainanti sono infatti l’isolamento termico delle superfici opache e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti.

I laterizi hanno un ruolo determinante nel rifacimento delle pareti di facciata e anche delle coperture ventilate in cotto. Ugualmente per le lastre e piastrelle in ceramica è una opportunità il rifacimento delle facciate con sistemi ventilati e isolanti. La ceramica trova ampio spazio anche nella ristrutturazione delle parti comuni condominiali e può essere incentivata nei casi di posa di sistemi radianti a pavimento; la demolizione e la ricostruzione della pavimentazione e le sue finiture accedono, in questo caso, ai bonus. Nel caso si tratti di un intervento di messa in sicurezza sismica tutti i lavori rientrano in sgravio, quindi anche le finiture.

Se parliamo del Superbonus, gli interventi di posa di nuove superfici ceramiche rientrano nella categoria dei lavori trainati, conseguenti ai trainanti.

Anche nelle opere di sola ristrutturazione, con cessione del credito o detrazione al 50%, questo tipo di lavori è incuso nello sgravio e di sicuro appeal per i clienti privati. Per informare correttamente i nostri pubblici, clienti finali e progettisti, Confindustria Ceramica ha dato avvio ad una campagna social sull’utilizzo dei materiali ceramici e dei laterizi nelle ristrutturazioni.

 

Il Superbonus ridarà slancio anche agli altri bonus?

Tutti i bonus in essere hanno sostenuto il mercato negli scorsi anni ma il tema della cessione del credito sta creando una nuova e vera opportunità. Sino a questo provvedimento, l’importo dei lavori andava interamente anticipato dal committente per poi essere recuperato come sgravio Irpef in dieci anni. Ora lo sgravio lo si vede nel dimezzarsi della fattura sino ad arrivare a non pagare i lavori; una misura straordinaria. Una grande opportunità anche rispetto alle strategie di rigenerazione urbana, processi che saranno fortemente accelerati da questo ampio sistema di sgravi fiscali.