Tra palazzi storici e architetture sempre più sorprendenti, il volto di Milano continua a cambiare le sue sembianze. Nel quartiere di Porta Volta, a pochi passi dal Cimitero Monumentale e dalla Stazione Garibaldi, il nuovo edificio per uffici situato in via Ceresio 7/9 è al centro del grande progetto di riqualificazione dell’area dell’ex centrale elettrica Enel. La progettazione architettonica è stata curata da Asti Architetti, la cui attività spazia dal residenziale al commerciale con un focus sugli edifici intesi nella loro organicità e nell’ottica della riqualificazione edilizia. Lo studio, fondato a Milano nel 2004 e guidato da Paolo Asti, ha agito fin da subito sul ridisegno di tutte le facciate di questo edificio costruito nel 1930 e ora composto di 5 piani fuori terra e un interrato, per un totale di oltre 8.000 mq.
Il profilo originario è stato conservato, mantenendo oltre il 60% della struttura esistente, mentre gli spazi interni sono stati ridistribuiti per creare ambienti di lavoro open space. “Tenendo pur sempre in conto l’espressione di un prodotto architettonico indipendente e personale, abbiamo cercato di considerare le caratteristiche architettoniche dell’immobile nel suo contesto di frenetica rigenerazione urbana, nel quale però gli edifici limitrofi esistenti sono stati mantenuti nella loro struttura e sono riconducibili alla tipica edilizia industriale milanese”, racconta l’architetto Asti. Le facciate originarie sono state sostituite da facciate continue a tutt’altezza, di cui in parte ventilate (i lati corti), costituite da serramenti altamente performanti che garantiscono ottime prestazioni termiche ed acustiche.
Data la particolare situazione in cantiere – il fronte in oggetto era confinante con un impianto attivo di Unareti, la società milanese che gestisce l’energia elettrica – lo Studio Asti ha scelto di utilizzare le lastre in grès di grande formato 160×320 cm, della collezione Grande Stone Look, nella finitura Ceppo di Gré Grey, per poter rendere il montaggio più snello e veloce. Il cantiere infatticantiere, infatti, aveva accesso limitato e necessità di tempi ridotti: “l’utilizzo delle lastre in grande formato sulla parete cieca a sud, ci ha consentito di realizzare la facciata nel più breve tempo possibile e ciò ha inciso anche nella scelta progettuale di una facciata ventilata con lastre di grande formato”, precisa l’architetto. A livello di finiture interne, per i pavimenti e rivestimenti dei bagni è stata scelta la Collezione in grès porcellanato Progress, superficie Naturale, nella tonalità Beige. Mentre nei locali tecnici, per pavimenti e zoccolino, sono state impiegate le piastrelle in ceramica quadrate a finitura lucida in Bianco della Collezione SistemC.
Ph. Saverio Lombardi Vallauri